Provo
a riassumere i punti principali discussi nell’ultimo C.d.C. La riunione
è stata esplicitamente dedicata alla progettazione Cl@ssi 2.0 che vede
impegnata, per l’ultimo anno, la classe 3D.
Si
conferma l’utilità e il complessivo giudizio positivo sui tre ambienti
virtuali dedicati ai diversi aspetti delle attività didattiche finora
svolte.
Anche
a beneficio dei nuovi colleghi, oltre tutto siamo ancora in attesa di
conoscere la collega di Italiano, ne abbiamo ribadito le funzioni
principali, soprattutto quelle relative alla pubblicizzazione e alla
documentazione delle attività.
Il
consiglio infatti concorda nell’assegnare ancora agli stessi insegnanti
gli interventi di stimolo e proposta, soprattutto per quanto riguarda il forum e il blog. Non tutti i ragazzi infatti si sono ancora mostrati
sufficientemente coinvolti e soprattutto indipendenti.
Crediamo
che i limiti più evidenti siano la gestione un po’ formale degli
ambienti (il forum e il blog sono visibili e moderati dagli insegnanti) e
la conduzione indiretta, per ovvi motivi di sicurezza dei minori, degli
stessi ambiente online.
Il
consiglio concorda nel ritenere comunque molto importanti sia il forum
sia il blog nell’allestimento del nuovo contesto formativo da cui, pur
con tutte le riserve espresse, possono e continuano ad arrivare nuovi
stimoli e sollecitazioni alla didattica e ad emergere inedite strategie
di apprendimento più consone agli interessi e alle motivazioni dei
ragazzi.
Rimane
centrale invece il ruolo del sito di classe. Le diverse funzioni che
svolge, il ruolo attivo che vi ha tutta la comunità classe continua ad
eleggerlo ancora come il luogo privilegiato della didattica comune e
collaborativa.
In
considerazione del lavoro che ci aspetta e dei relativi macrostep
programmati per quest’anno è emersa un’interessante considerazione sulla
programmazione delle unità di apprendimento (UA).
Grazie
anche al lavoro della collega Brunetto (Ed. Tecnica) che ha già
impostato e realizzato la programmazione di una UA è stato facile
evidenziare come il lavoro di documentazione debba essere rivisto e
arricchito in modo da rendere più esplicito tutto il percorso.
Finora
tutte le discipline pubblicavano, nello spazio di pertinenza, quasi
esclusivamente gli elaborati finali dei ragazzi, rendendo di fatto
oscuro il processo che li aveva guidati.
I
colleghi quindi concordano nell’individuare le UA più significative e
rendere più evidente l’intero processo, pubblicando a monte delle brevi
note sulla progettazione, esplicitandone meglio le varie fasi ed infine
pubblicandone gli esiti, sia nella forma di report e relazioni sia di
vere e proprie verifiche sommative.
Il
lavoro proposto non soddisfa solo l’esigenza di rilanciare gli ambienti
virtuali di riferimento ma anche ai punti dell’ultimo macrostep,
relativo all’ultima fase dell’esperienza, che prevedono un’attenzione
particolare alle attività di documentazione e pubblicizzazione del
lavoro, con particolare riguardo ai compiti di osservazione dei processi
e dei percorsi di apprendimento.
Il
consiglio, su proposta del responsabile del progetto, riflette sulla
gestione e lo sviluppo del forum e propone di allargare la base degli
utenti invitando una classe omologa, magari la classe confronto.
Infatti
riflettendo sulle criticità del Forum, ambiente nel quale i ragazzi
stentano a prendere l’iniziativa, si è anche pensato che l’esiguo numero
degli studenti finora coinvolti sia il principale ostacolo alla costituzione di una
piccola, seppure limitata, comunità di pratiche.
Purtroppo
il consiglio, sentito anche il dirigente, constata la mancata risposta
alle criticità che aveva segnalato al gruppo regionale di supporto ma
soprattutto al MIUR.
In
particolare si era insistito, come aveva già fatto in altre occasioni,
su una delle principali difficoltà alla conduzione della
sperimentazione: sulla drammatica mancanza di disponibilità oraria dei
docenti da dedicare non solo alla progettazione, alla manutenzione e
alla gestione dei dispositivi digitali, ma anche all’organizzazione di
una didattica rispondente alla programmazione affettuata e veramente
innovativa.
Non
ci si aspettava la piena accoglienza delle nostre richieste ma almeno
una considerazione maggiore su quelle che in fondo erano delle precise e
circostanziate criticità rilevate da un consiglio di classe che
faticosamente porta avanti un’impegnativa sperimentazione.
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