venerdì 9 settembre 2011

Report del C.d.C di venerdì 2 settembre

Provo a riassumere i punti principali discussi nell’ultimo C.d.C. La riunione è stata esplicitamente dedicata alla progettazione Cl@ssi 2.0 che vede impegnata, per l’ultimo anno, la classe 3D.
Si conferma l’utilità e il complessivo giudizio positivo sui tre ambienti virtuali dedicati ai diversi aspetti delle attività didattiche finora svolte.
Anche a beneficio dei nuovi colleghi, oltre tutto siamo ancora in attesa di conoscere la collega di Italiano, ne abbiamo ribadito le funzioni principali, soprattutto quelle relative alla pubblicizzazione e alla documentazione delle attività.
Il consiglio infatti concorda nell’assegnare ancora agli stessi insegnanti gli interventi di stimolo e proposta, soprattutto per quanto riguarda il forum e il blog. Non tutti i ragazzi infatti si sono ancora mostrati sufficientemente coinvolti e soprattutto indipendenti.
Crediamo che i limiti più evidenti siano la gestione un po’ formale degli ambienti (il forum e il blog sono visibili e moderati dagli insegnanti) e la conduzione indiretta, per ovvi motivi di sicurezza dei minori, degli stessi ambiente online.
Il consiglio concorda nel ritenere comunque molto importanti sia il forum sia il blog nell’allestimento del nuovo contesto formativo da cui, pur con tutte le riserve espresse, possono e continuano ad arrivare nuovi stimoli e sollecitazioni alla didattica e ad emergere inedite strategie di apprendimento più consone agli interessi e alle motivazioni dei ragazzi.
Rimane centrale invece il ruolo del sito di classe. Le diverse funzioni che svolge, il ruolo attivo che vi ha tutta la comunità classe continua ad eleggerlo ancora come il luogo privilegiato della didattica comune e collaborativa.
In considerazione del lavoro che ci aspetta e dei relativi macrostep programmati per quest’anno è emersa un’interessante considerazione sulla programmazione delle unità di apprendimento (UA).
Grazie anche al lavoro della collega Brunetto (Ed. Tecnica) che ha già impostato e realizzato la programmazione di una UA è stato facile evidenziare come il lavoro di documentazione debba essere rivisto e arricchito in modo da rendere più esplicito tutto il percorso.
Finora tutte le discipline pubblicavano, nello spazio di pertinenza, quasi esclusivamente gli elaborati finali dei ragazzi, rendendo di fatto oscuro il processo che li aveva guidati.
I colleghi quindi concordano nell’individuare le UA più significative e rendere più evidente l’intero processo, pubblicando a monte delle brevi note sulla progettazione, esplicitandone meglio le varie fasi ed infine pubblicandone gli esiti, sia nella forma di report e relazioni sia di vere e proprie verifiche sommative.
Il lavoro proposto non soddisfa solo l’esigenza di rilanciare gli ambienti virtuali di riferimento ma anche ai punti dell’ultimo macrostep,  relativo all’ultima fase dell’esperienza, che prevedono un’attenzione particolare alle attività di documentazione e pubblicizzazione del lavoro, con particolare riguardo  ai compiti di osservazione dei processi e dei percorsi di apprendimento.
Il consiglio, su proposta del responsabile del progetto, riflette sulla gestione e lo sviluppo del forum e propone di allargare la base degli utenti invitando una classe omologa, magari la classe confronto.
Infatti riflettendo sulle criticità del Forum, ambiente nel quale i ragazzi stentano a prendere l’iniziativa, si è anche pensato che l’esiguo numero degli studenti finora coinvolti sia il principale ostacolo alla costituzione di una piccola, seppure limitata, comunità di pratiche.
Purtroppo il consiglio, sentito anche il dirigente, constata la mancata risposta alle criticità che aveva segnalato al gruppo regionale di supporto ma soprattutto al MIUR.
In particolare si era insistito, come aveva già fatto  in altre occasioni,  su una delle principali difficoltà alla conduzione della sperimentazione: sulla drammatica mancanza di disponibilità oraria dei docenti da dedicare non solo alla progettazione, alla manutenzione e alla gestione dei dispositivi digitali, ma anche all’organizzazione di una didattica rispondente alla programmazione affettuata e veramente innovativa.
Non ci si aspettava la piena accoglienza delle nostre richieste ma almeno una considerazione maggiore su quelle che in fondo erano delle precise e circostanziate criticità rilevate da un consiglio di classe che faticosamente porta avanti un’impegnativa sperimentazione.

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