venerdì 2 luglio 2010

Qualche criticità

Finalmente liberi da impegni di fine anno, il gruppo di riferimento per il progetto cl@ssi 2.0 è riuscito ad incontrarsi. L'impegno era quello di preparare una lettera dove evidenziare le prime serie criticità del progetto, così come concordato anche con la dott. Schietroma nell'incontro del 10 giugno scorso.  La riporto fedelmente qui di seguito:

Al termine del primo anno di sperimentazione, si può fare un bilancio benché provvisorio dell’esperienza realizzata: a fronte dell’ingente investimento in termini di risorse economiche è corrisposto un medesimo dispendio di risorse professionali; quest’ultime però hanno  sostenuto  un carico di lavoro impegnativo in modo assolutamente spontaneistico, pur animati da un vero entusiasmo che hanno determinato un reale cambiamento delle dinamiche e degli stili di apprendimento all’interno del gruppo classe.

In particolare è importante segnalare le seguenti criticità.

   1. Organizzazione oraria
   2. Ore docenza
   3. Mancanza di partenariati con ditte specializzate in strumentazione ed editoria


1.      La sperimentazione stessa ha richiesto un grande sforzo di rivisitazione della didattica, il radicale cambiamento dell’ambiente di apprendimento e degli strumenti utilizzati, una diversa modalità di interazione con gli studenti,  la parziale modifica dei curricoli; paradossalmente l’unico aspetto che è rimasto “immobile” e “ingessato” è l’organizzazione oraria che è determinata dai vincoli stessi del tempo scuola, dal rigido alternarsi dei docenti, dalla mancanza di contemporaneità e di flessibilità oraria.



2.      La compensazione di tutte le cattedre a 18 ore non consente alcuna flessibilità rispetto all’orario curricolare. Appare necessario individuare per tale classe un organico funzionale che preveda ore aggiuntive finalizzate ad una programmazione condivisa del Consiglio di Classe, al monitoraggio in itinere e alla sperimentazione di una didattica anche interdisciplinare. Si intende in tal senso creare momenti di contemporaneità  o nell’ambito della stessa Cl@sse 2.0 al fine di sostenere il più possibile una didattica laboratoriale, o con altre classi parallele con caratteristiche simili, nell’ottica dell’esportazione delle esperienze. (classi aperte)

Considerata la peculiarità della sperimentazione, si ritiene inoltre fondamentale che venga rispettata e garantita la continuità didattica, in modo da evitare la frammentazione dell’esperienza e il  suo rallentamento.


3.      Per tutto questo anno scolastico siamo stati bersaglio di ditte diverse con l’unica finalità di vendere prodotti software e hardware anche senza specificità particolari.

 Date tali considerazioni, si avanzano le seguenti proposte:

Riconoscere  2 ore all’interno dell’orario individuale di ogni docente del Consiglio di Classe al fine di:

-          Individuare momenti di programmazione, monitoraggio, ideazione di percorsi innovativi che coinvolgano più discipline e più docenti;

-          Utilizzare  qualche risorsa oraria in più per l’attuazione di quanto programmato;

-          Aggiornare e personalizzare i software in uso;

-          Ricercare e sperimentare nuove soluzioni tecnologiche

-          Manutenere gli hardware.



Garantire la continuità dei docenti (anche con incarico annuale) sulla classe, per evitarne la rotazione e il conseguente rallentamento del progetto.


Ottenere delle sponsorizzazioni da parte di ditte accreditate che consentano alle Cl@ssi 2.0 di sperimentare prodotti nuovi mirati alle esigenze della progettazione e a loro di testare prototipi o materiali innovativi da proporre successivamente sul mercato.


Torino, 23 giugno 2010


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